Bene se sul precedente post ho parlato di educare gli adulti ora vorrei proporvi nello specifico come farlo. Le grandi metropoli offrono una vista molto ampia di educazione.
I servizi educativi si pongono il problema di come presentare il “progetto educativo”; qui entrano in gioco i laboratori strumentali che sono funzionali a compiti che l’adulto vuole praticare e perfezionare: servirsi di lingue, perfezionare l’attività professionale etc.
I laboratori relazionali sono luoghi in cui si sperimenta la relazione tra gli adulti e le altre generazioni. Nei laboratori di cittadinanza si impara ad essere cittadini, a discutere diritti e doveri e momenti in cui ci si incontra per risolvere i problemi del proprio ambiente con cooperazione. Nei laboratori creativi l’adulto si cimenta nella realizzazione artistica, musicale, poetica e teatrale, sperimentando il piacere di essere dilettanti in diversi campi. Ho sentito dire che molte volte dopo questi corsi creativi si allestiscono mostre e concerti collettivi. Questo è anche un modo per socializzare con chi ama cimentarsi in qualcosa di nuovo. I laboratori cognitivi consistono nella formazione di circoli di lettura, discussioni culturali, cineforum etc. Il mondo adulto è ricco di persone che inconsapevolmente educano i loro coetanei (medico, assistente sociale, uomo politico), ma molto spesso non sanno come educare se stessi. Gli adulti pensano di essere forti ma hanno anche bisogno di uno spazio tutto loro dove poter esprimersi. Il vero prerequisito dell’educazione è la metodologia con cui costruiamo il rapporto e imbastiamo la comunicazione.
giovedì 22 gennaio 2009
come educare gli adulti
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